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TIRO al BARATTOLO

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UNA LETTERA A FAMIGLIA CRISTIANA

Con rammarico ho vista ospitata la lettera di un giovane che denunziava la sevizie fatte agli animali nel circo, questo senza alcuna nota del giornale, che quindi ne condivideva il testo. Non desidero far polemica sull'argomento tanto inquietante per chi si vede così ingiustamente accusato in maniera sempre generica, mai circostanziata e spesso con mancanza di competenza. Di fatto un animale picchiato risponde con paura e aggressività e difficilmente «lavora ». Conoscendo molte famiglie circensi, sono testimone di come gli animali vengono amati, curati, addestrati. Purtroppo questa campagna infamante nuoce a tante famiglie che vivono sull'attività circense con tanta passione e amore. Forse c'è troppa diffidenza verso il mondo dei «viaggianti », che sono visti dagli stabili » come persone strane, quasi marziane. Il mondo dei nomadi (circo, Luna Park, Sin ti) è invece un mondo assai particolare, da cui noi fissi potremmo imparare tanto. Molte cose in proposito si potrebbero sapere attraverso l'Oasni (Opera Assistenza Spirituale Nomadi in Italia) e don Franco Baroni, che segue con dedizione e passione queste famiglie.
Don Luciano Cantini Rosignano Solvay (Li)

Per la questione degli animali nel circo e del loro addestramento, come per qualsiasi altra, non c'è che da augurare un imparziale accertamento della realtà, al di fuori di accuse e difese troppo passionali. E' ciò che anche noi abbiamo cercato di fare con servizi dedicati al circo. A Don Cantini, tuttavia, dobbiamo dire che la pubblicazione di lettere senza commento non implica alcuna presa di posizione da parte nostra. Questo è una zona franca, riservata a opinioni di lettori, sottoposte al giudizio di altri lettori. Sono opinioni; non sentenze, anche i corsivi che facciamo seguire a qualche lettera: e allo stesso modo non è sentenza o giudizio nostro l'assenza di commento. Giudici siete voi.

In Cammino, dicembre 1982